Il nostro amico Luca è pronto!
La “missione” che progetta da anni sembra finalmente essere a portata. L’allenamento è stato duro, se avete modo di seguirlo sul suo canale Instagram potete rendervene conto!
La “Bastia- Viareggio” in SUP può cominciare. Una sfida contro tutto. Una sfida contro se stessi. 90 miglia nautiche. Imprevisti. Un tappeto blu da pagaiare e tantissime variabili da affrontare.
Una stima? 25 ore di pagaiata ma solo quando sarà là fuori potrà veramente capire cosa succederà e quanto le correnti si metteranno contro di lui. Insomma, Nettuno si divertirà a fare qualche scherzo o starà semplicemente a guardare?
Ciao Luca, quando hai intenzione di tentare la traversata?
Dal primo di maggio entro il 10 di giugno. E’ quella la mia finestra di tempo. Appena le condimeteo saranno favorevoli.
A che ora partirai?
Lascerò Bastia alle 18 in modo da affrontare il mare aperto di notte con le brezze più leggere. Speriamo assenti.
Tu non sei nuovo a imprese titaniche, basta ricordare la Viareggio-Ostia in SUP, Bici e Corsa ma come strutturi questa sfida?
Sarà una traversata senza soste. Soltanto piccole pause di 2-3 minuti ogni 50 minuti di pagaiata.
Solo nel blu o con un minimo d’assistenza?
Sì, l’assistenza ci sarà. La sicurezza prima di tutto. Verrò seguito da un peschereccio d’altura di un mio amico. Lo terrò a distanza perché voglio rimanere più solo possibile per restare concentrato al massimo.
C’è un messaggio che vuoi portare con la tua traversata?
Sì, alzare l’attenzione contro l’inquinamento da microplastiche. Io attraverserò una parte del Santuario dei Cetacei, una zona di mare con particolari protezioni, perché lì si vanno a riprodurre i cetacei. E proprio all’interno del Santuario dei Cetacei a causa delle correnti c’è una particolare concentrazione di microplastiche.
Durante il mio percorso farò anche un campionamento delle acque che andremo ad analizzare con gli amici dell’Associazione SONS of the OCEAN.
Parlaci degli strumenti. Con cosa affronterai il mare?
Pochi. Semplici. Affidabili. La tavola è un SUP rigido 14′ piedi. Per la sicurezza mi affido al marsupio gonfiabile FLOTTER. E poi avrò sempre con me una borraccia per dissetarmi.
E di notte?
Metteremo due luci alla tavola più una con me. Sarò visibile.
Come mai Bastia-Viareggio?
A volte quando il cielo è terso dalle colline versiliesi si può vedere la punta della Corsica. Sembra a portata di mano! E poi c’è il riferimento alla gara di offshore, una classica degli anni 80′-90′, Viareggio-Bastia-Viareggio. Voglio dimostrare che non servono dei motori potentissimi per arrivare in Corsica … basta una pagaia!
Sì, una pagaia e due braccia come le tue!
Aahahaha, sì c’è un grande allenamento alla base.
Come ti stai preparando?
Mi alleno tutti i giorni .Siamo ad una media di 100 km pagaiati a settimana. Preparazione anche con corso. Giusta alimentazione e corpo libero.
Sto preparandomi anche con mare formato e vento forte per provare tutte le situazioni.
La vera prova sarà poi la traversata. Allenamento del corpo ma come ricordo sempre ai miei allievi il 51% è merito della testa. Devi esserci, essere concentrato, vigile e pronto.
La parte più difficile non è l’evento ma l’anno di preparazione che ti porta ad affrontarlo.
Non essendo un atleta professionista … ci si allena nel tempo libero rubando un pochino di tempo alla famiglia ed agli amici. Ma tutti loro mi conoscono e mi capiscono!