Secondo una ricerca scientifica su scala globale, ogni giorno, vengono dispersi nell’ambiente più di 10 miliardi di mozziconi di sigarette, una buona parte di questi viene disperso sulle spiagge.

I mozziconi sono altamente inquinanti perché hanno lunghi tempi di decomposizione e perché rilasciano prodotti chimici come residui di nicotina, acido cianidrico, ammoniaca, acetaldeide, formaldeide, benzene, fenoli e piridine. I mozziconi di sigaretta hanno effetti tossici su diversi microrganismi, sugli insetti e soprattutto sugli organismi acquatici, inclusi i pesci.

Il problema dei mozziconi sarebbe facilmente risolvibile se ci fosse più educazione. Quindi l’impresa è da ritenersi impossibile, almeno in Italia. Proviamo a dare una mano alle nostre spiagge con la distribuzione capillare di posacenere e un’adeguata opera di sensibilizzazione.

Per ovviare al problema dei mozziconi e – soprattutto- a quello del fumo in alcune spiagge di USA e Francia è stato introdotto il divieto di fumo.

In molti pensano che questa possa essere una buona soluzione anche per le spiagge italiane.

In questo caso la domanda che sorge spontanea è: chi fare rispettare il divieto?