Come si manifesta un annegamento?
Nella bella foto qua sopra gentilmente concessaci dal fotografo Cosimo Marcello Piovasco c’è tutta l’essenza del salvataggio. E’ il settembre del 2016, due giovani bagnanti tedesche vengono catturate dalla rip current (corrente di ritorno), sono in palese difficoltà. E’ quell’istante nel quale il bagnino capisce che è ormai inutile fischiare ed è giunto il momento di intervenire. L’occhio esperto di un bagnino riesce a decifrare i segnali in un attimo ma quello meno esperto? Perché, come sappiamo, raramente il pericolante alza la mano per chiamare aiuto.
Grazie a questa infografica reperita in rete possiamo cercare di decifrare meglio gli impercettibili richieste di aiuto.
Come si manifesta veramente un annegamento? E’ la domanda che si pone questa utile illustrazione che abbiamo incontrato in rete. Non tutti i bagnanti hanno la forza di gridare aiuto, non tutti reagiscono al panico nel medesimo modo. Ci sono una decina di piccoli segnali che è bene conoscere per comprendere quando è il momento di intervenire. Dieci piccoli segnali di richiesta d’aiuto. Andiamoli a leggere insieme:
- Testa semi sommersa e bocca al livello dell’acqua
- Testa inclinata all’indietro e bocca aperta
- Sguardo perso nel vuoto
- Occhi chiusi
- Capelli sugli occhi e sulla fronte
- Gambe ferme
- Iperventilazione
- Cerca di nuotare in una direzione ma senza avanzare
- Cerca di girarsi indietro
- Movimenti dei piedi e delle mani senza senso come se stesse salendo una scala.
Altre informazioni relative alla fotografia.
Location: Lido di Camaiore, Versilia
Data: oltre la seconda metà di settembre. La sorveglianza in mare non è più obbligatoria. I bagnini fortunatamente si trovano in spiaggia per lavori di rimessaggio e riescono ad intervenire in tempo con le Rescue Board.
Rientra a pieno titolo nei salvataggi fortuiti di fine stagione.