Ecco, nello specifico, la lunga serie di raccomandazioni elaborate dall’ONU e che gli stati membri devono portare avanti.
(a) nominare un FOCUS nazionale per la prevenzione degli annegamenti;
(b) Sviluppare un piano nazionale di prevenzione dell’annegamento, contenente una serie di obiettivi misurabili in base alle loro esigenze e priorità, anche nell’ambito di una più ampio piano, politiche e programmi sanitari nazionali;
(c) Sviluppare programmi di prevenzione dell’annegamento in linea con la sanità mondiale Interventi raccomandati dall’organizzazione, vale a dire barriere, supervisione, abilità di nuoto, addestramento al salvataggio e alla rianimazione, regolamentazione della navigazione e gestione del rischio di alluvioni e resilienza;
(d) Garantire l’emanazione e l’effettiva applicazione delle leggi sulla sicurezza idrica, attraverso tutti i settori pertinenti, in particolare nei settori della salute, dell’istruzione, dei trasporti e riduzione del rischio di catastrofi, se del caso, e prendere in considerazione l’istituzione di adeguate e regolamentazioni proporzionate dove non esistono ancora;
(e) Includere l’annegamento nei registri di stato civile e di statistiche anagrafiche e aggregare tutti i dati sulla mortalità per annegamento nelle stime nazionali;
(f) Promuovere la prevenzione dell’annegamento, la consapevolezza pubblica e il cambiamento del comportamento e campagne;
(g) Incoraggiare l’integrazione della prevenzione dell’annegamento all’interno del rischio di catastrofe esistente programmi di riduzione, soprattutto nelle comunità a rischio di inondazioni e costiere inondazioni, anche attraverso la cooperazione internazionale, regionale e bilaterale;
(h) Sostenere la cooperazione internazionale condividendo le lezioni apprese, le esperienze e migliori pratiche, all’interno e tra le regioni;
(i) Promuovere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per la prevenzione dell’annegamento strumenti e tecnologie e promuovere lo sviluppo di capacità attraverso
cooperazione, in particolare per i paesi in via di sviluppo;
(j) Considerare l’introduzione di lezioni di sicurezza in acqua, nuoto e primo soccorso come parte dei programmi scolastici, coerentemente con il quadro di governance dello Stato membro per l’istruzione
A questo link potete trovare l’intera risoluzione: www.undocs.org/en/A/75/L.76