Pericolanti, statistiche e percezione

Un simpatico post sui social della Surf Life Saving Australia ci permette di approfondire la questione sulla nostra (di noi bagnini) percezione del pericolante/pericolo.

Abbiamo pregiudizi? Ovvero quando siamo in torretta c’è qualche bagnante sul quale inconsciamente o inconsapevolmente vigiliamo meno pensando che non “finirà mai in buca”?

La domanda che pone la celebre associazione di bagnini volontari australiana è semplice: “chi secondo te ha maggiori probabilità di morire in una corrente di ritorno (rip current)?

La nostra mente va istintivamente ad escludere quella che sembra essere la persona con maggiore acquaticità e resistenza fisica ovvero il nuotatore nella figura C.

CI SBAGLIAMO!

La risposta corretta è proprio C. Le statistiche australiane ci raccontano che i giovani uomini con età compresa fra 15 e 39 anni sono coloro che rischiano maggiormente. Ovvero, l’incidenza di annegamenti è superiore su quel segmento. 

La cosa curiosa è che la stessa tendenza si verifica anche in Italia. Come dimostrano le statistiche dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità) . Il segmento maggiormente colpito sono i maschi in età compresa fra i 14 ed i 29 anni.

I numeri ci dicono quindi che evidentemente gli uomini giovani sono più propensi a correre rischi oltre ad essere il segmento che vive maggiormente il mare.

Le probabilità di annegamento a causa di una rip current si potrebbero drasticamente ridurre se i nuotatori indossassero una cintura gonfiabile come FLOTTER o RESTUBE. 

Immaginiamoci, quindi, di stare in torretta e di vedere quattro persone in acqua … saremmo tentati a concentrarci maggiormente sul  bambino o la persona anziana e invece le statistiche ci ricordano di non abbassare mai la guardia e di non fidarci degli stereotipi!

OCCHI APERTI, SEMPRE!