Perché non amiamo essere presi per i fondelli

Ovvero,
gli auguri di Rescue Italia.it per un sereno 2018

I bagnini sono permalosi o come tutti gli esseri umani non amano essere presi per i fondelli? La domanda è semplice. Vediamo di sviluppare il concetto.

L’estate 2017 è stata una delle più difficoltose per i bagnini italiani. Lo testimoniano i numerosi salvataggi compiuti ed è altissimo il numero di decessi per annegamento avvenuti sopratutto in spiagge non sorvegliate a dimostrazione di quanto questa attività umana, il salvataggio, sia importante.

Questa estate la nostra immagine è stata “vittima” di una pubblicità che, magari, aveva anche il buon intento di parlare del nostro lavoro ma con il risultato catastrofico di, in definitiva, ci sia consentito … “prenderci per il culo”.

Il bagnino della pubblicità in questione, l’aitante Fausto, faceva di tutto: apriva gli ombrelli, sistemava la spiaggia, flirtava con le clienti, guidava lezioni di fitenss … tutto meno che sorvegliare le persone in mare o piscina!

Parliamoci chiaro, molti bagnini fanno anche attività extra alla sorveglianza per arrotondare. Molti preparano la spiaggia, fanno lezioni di nuoto, di surf ma la sorveglianza della balneazione resta il punto fondamentale della professione dell’assistente bagnanti.

Non aver dedicato a questa attività così importante del bagnino la parte centrale della pubblicità è un vero peccato! E’ un’attività, quella della sorveglianza, che richiede grande concentrazione, energie … ed una dieta appropriata.

Insomma, bastava poco per parlare meglio del nostro lavoro di bagnino. Veramente poco.

Ma i danni non vengono soltanto dalla televisione: l’assegno di disoccupazione viene ridotto mettendo in serie difficoltà moltissimi bagnini e una riforma dell’intero settore viene varata poi fermata e ora rimandata al prossimo anno. Non si registrano proteste o prese di posizione della categoria o degli enti preposti.

Lo scorso anno nel nostro piccolo redazionale di auguri scegliemmo come simbolo dell’anno la bagnina delle olimpiadi di nuoto che con aria annoiata sorvegliava gli olimpionici suscitando le risate di molti. “A che serve?” dicevano. E invece serve perché le regole sono regole ed anche un campione di nuoto può avere un malore o richiedere l’intervento di un bagnino!

In questo 2017 disastrato la figura simbolo non può che essere il bagnino Pierluigi Ricci, detto Bigio,

deceduto durante un salvataggio il 6 agosto a Torrette di Fano. L’accaduto ha suscitato un’enorme commozione in tutta la comunità del salvataggio, ricordato i pericoli di questo mestiere e la sua vera ed unica missione: la salvaguardia della vita umana.

Buon anno a tutti i bagnini che svolgono con passione questo mestiere e a tutti gli istruttori di salvamento che danno il massimo nell’insegnamento di questo “missione” dalla redazione di Rescue Italia.it