E’ stato un inizio stagione molto impegnativo un po’ in tutta Italia.
Gli assistenti bagnanti italiani si confrontati con l’instabilità del tempo, mari molto mossi ed emergenze di vario genere.
Andiamo a ricapitolare i principali accadimenti di questo mese:
La notizia più tragica è l’annegamento di una bimba di 6 anni a Pineto (Abruzzo), il 22 giugno intorno alle ore 17. Sono stati vani gli sforzi del bagnino che ha tentato di rianimarla.
Il 26 di giugno un giovane ragazzo è annegato a Lido degli Estensi (Emilia Romagna) mentre due bambini rischiano la vita, a San Giuliano, per essersi avventurati in una zona più profonda.
Il 27 di giugno uno squalo, almeno così riportano i testimoni, viene avvistato nei pressi di Marinella (Sarzana)
Numerosi gli interventi di salvataggio anche in Versilia.
Continuano intanto le preoccupazioni delle comunità di bagnini locali per la mancanza di servizi di salvataggio per questa stagione, a differenza degli anni passati. La mancanza di sorveglianza e dell’opera di prevenzione e salvataggio professionale operata dai bagnini professionisti è secondo l’Istituto Superiore di Sanità una delle principali cause di annegamento in Italia.
Raccogliamo le preoccupazioni dei bagnini versiliesi per la mancata sorveglianza della zona della Lecciona, i bagnini romani per la riduzione delle postazioni di sorveglianza a Castelporziano (da 16 a 4) e l’assenza di sorveglianza sulle spiagge di Licata.
Infine, un preoccupante allarme sulla costa est: sono state avvistate le Cubomeduse.