Benché si tenda a rappresentare il mondo del Salvataggio italiano come una cosa unica si tratta di un mondo eterogeneo, frammentato. Basti pensare alle diverse maniere con cui viene definito il “lifeguard italiano”: bagnino, bagnino di salvataggio, assistente bagnanti, marinaio di salvataggio, salvataggio. Oppure le maniere con cui vengono, a seconda delle regioni, definiti gli strumenti: pattino, patino, moscone. Così come è differente la tipologia del lavoro a seconda del datore di lavoro (cooperative di salvataggi, stabilimenti balneari, piscine) e del tipo di servizio.
Nel primo articolo abbiamo analizzato le risposte sulle domande generali, nel secondo quelle inerenti alla preparazione ed i salvataggi in questo ultimo articolo andiamo ad analizzare le risposte relative la tipologia del lavoro.
In questo, secondo articolo, andiamo ad analizzare le 185 risposte relative alla preparazione, ai mezzi ed ai salvataggi.
Quale è la durata del lavoro dei bagnini intervistati? E quanto guadagnano?
Il rapporto dei bagnini con le organizzazioni sindacali ….. e con le istituzioni.
Cosa pensano i bagnini dei loro colleghi? Il dato è preoccupane se non drammatico in un lavoro dove l’attenzione, la prestanza fisica e la capacità di coordinarsi il proprio team per portare a termine il salvataggio sono doti fondamentali.
E’ un dato da collegare a come… al processo di rinnovo del brevetto. In Italia avviene con il pagamento di un bollettino postale e la presentazione di un certificato medico mentre in altri paesi è richiesto un test fisico annuale.
I bagnini conoscono la NASPI? Soltanto la metà.
Meno della metà dei bagnini crede che l’attuale calendario della balneazione garantisca la sicurezza dei bagnanti.
Infine, i bagnini ritengono la propria professione sottovalutata e individuano come maggiore problema per il loro lavoro gli strumenti obsoleti ed i colleghi poco preparati.
I commenti liberi che molti bagnini hanno lasciato al termine dell’indagine possono essere riassunti nei seguenti punti:
più mezzi (dae e moto);
aggiornamenti gratuiti;
maggiori controlli del personale della Capitaneria di Porto. Magari in borghese;
maggiore serietà da parte dei manager delle strutture;
maggiori responsabilità e potere) per gli assistenti bagnanti;
e infine l’introduzione delle prove fisiche per il rinnovo del brevetto.