Era il 14 agosto del 2004 quando il senegalese Ckein Sarr morì salvando la vita ad un bagnante a Castagneto Carducci.
Così l’accaduto viene riportato da Repubblica “Il 14 agosto Cheikh Sarr, 27 anni, che viveva e lavorava come muratore a Castagneto, si è gettato in mare insieme ad altre quattro persone per salvare un uomo che stava per annegare. Con lui c’era Francesco Candeliere, un amico. “Quando abbiamo capito il pericolo, io e Sarr ci siamo tuffati e con noi anche altre due donne, madre e figlia. Siamo riusciti a riportare l’uomo, un giovane sui 35-40 anni, a riva”. Poi la tragedia. Candeliere si è voltato indietro e ha visto Sarr risucchiato dalle onde. Si è tuffato di nuovo.
Intanto, l’uomo che Sarr aveva salvato non si è fermato neppure per ringraziare: “E’ stato qualche minuto steso a terra a pancia sotto – ha spiegato Candeliere – forse per riprendersi dallo choc. Poi se ne è andato. Mi fa rabbia pensare che non abbia neppure voluto aspettare di sapere che fine aveva fatto Sarr. A me non ha neppure guardato in faccia. Se ne è andato e basta”.
Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha deciso di premiare il gesto di coraggio che aveva già commosso la Toscana e concede alla memoria di Sarr la medaglia d’oro al valore civile con questa motivazione “Mentre si trovava nella spiaggia della località Marina di Castagneto Carducci, udite le invocazioni di aiuto di un bagnante in grave difficoltà, si gettava in mare, unitamente ad altre persone, per cercare di soccorrerlo (…) Dopo aver compiuto il salvataggio veniva sopraffatto dalla violenza del mare che lo trascinava lontano senza possibilità di scampo. Fulgido esempio di eccezionale coraggio, nobile spirito di altruismo e preclara virtù civica”.
Si aprì una lungo confronto sull’opportunità di inserire il divieto di balneazione con la bandiera rossa. Il lungo confronto non portò a niente.