La storia che raccontiamo in questo articolo è la storia di un grande salvataggio navale. Dove la forza, la perizia ed il coraggio di uomini super addestrati hanno saputo trasformare un grande pericolo in un grande soccorso.
E’ il 28 dicembre 2014 e la Norman Atlantic, il traghetto della compagnia Visemar, si trova nel Canale d’Otranto e sta compiendo la traversata tra Igoumenitsa e Ancona. E’ una rotta consolidata ed è facile immaginare che l’atmosfera a bordo sia quella stanca di chi rientra a casa dopo le feste di Natale o è costretto a spostarsi per lavoro.
Alle ore 4.30, ora italiana, a 33 miglia da Fanò, un incendio divampa nel garage della nave dove si trovavano più di 200 mezzi a motore fra autocarri ed automobili.
La situazione appare subito irrimediabile ed alle 4:47 viene lanciato il mayday.
E’ notte fonda, la temperatura esterna è rigida, il mare è mosso e sulla zona batte una forte tramontana. Una combinazione di pessime condizioni tali da poter trasformare, in poche ore, l’incendio della Norman Atlantic in uno dei peggiori disastri navali di sempre.
Il destino dei 443 passeggeri, 56 membri dell’equipaggio e almeno sei clandestini è nelle mani delle squadre di soccorso.