Scopriamo i PAE: Piani d‘azione d’emergenza

Tratto dal Manuale Tecnico della Lifeguard Academy

PAE, sai cosa sono?
Ogni stabilimento, natatorio o balneare che sia, ha i suoi Piani d’Azione d’Emergenza (PAE) specifici per le caratteristiche di quel dato stabilimento. Fattori come: struttura dell’impianto, numero di personale impiegato, locazione di eventuali soccorritori di riserva, locazione degli altri membri della squadra di sicurezza, presidi e tempi di risposta del 112, sono inclusi in un PAE. Le varie procedure dei PAE devono essere praticate con regolarità attraverso specifiche simulazioni.

Il capitolo 5 del libro digitale dalla Lifeguard Academy dedica alcuni paragrafi per far comprendere la tipologia e l’importanza di questi documenti.

Gli assistenti bagnanti sono parte di una più ampia squadra di sicurezza. La squadra di sicurezza è un network di persone che fanno prevenzione, che sono pronte ad agire ed assistere in caso di incidente in uno stabilimento. I membri della squadra che lavorano in-situ possono includere istruttori di nuoto, receptionist, addetti agli ombrelloni, manutentori, addetti agli uffici. Membri addizionali che possono avere un coinvolgimento legale e che fanno parte della squadra di soccorso ma che non sono in–situ possono essere avvocati, manager, direttori eccetera. Questo deve essere ben compreso, l’assistente bagnanti è soltanto uno dei membri della squadra di sicurezza che lavorano in-situ. Gli altri membri facenti parte della squadra di soccorso dovranno essere in una posizione tale da vedere o sentire un eventuale allerta d’intervento da parte del soccorritore. In poche parole anche chi non si trova direttamente coinvolto nella sorveglianza dei bagnanti dovrà aver cura di essere sempre raggiungibile ed allertabile secondo il ruolo previsto dal PAE in caso di emergenza. Ciascuno dei lavoratori deve conoscere il suo ruolo nei vari PAE. In piccoli stabilimenti una persona può avere più ruoli e compiti, in stabilimenti più grandi una persona potrebbe avere un solo ruolo e compito.

A seconda del PAE in genere gli altri membri della squadra di emergenza dovranno supportare i soccorritori nei seguenti modi:

  • contribuire alla RCP se appositamente formati;
  • chiamare il 112;
  • portare i presidi necessari e richiesti come DAE e bombola d’ossigeno, tavola spinale;
  • attendere e indirizzare il personale del 112;
  • allertare altri membri della squadra di soccorso;
  • annotare informazioni utili per il verbale d’incidente;
  • occuparsi dei curiosi e delle loro domande;
  • zonare l’area di intervento e far sgomberare i curiosi.

    Tutto il personale della squadra di sicurezza deve sapere dove si trova ogni presidio che potrebbe essere richiesto, defibrillatori, tavole spinali, bombola d’ossigeno eccetera. Tutti i membri della squadra di sicurezza dovrebbero partecipare alle simulazioni periodiche con gli assistenti bagnanti.

    Talvolta in situazioni particolari potresti addirittura doverti avvalere di qualche persona sulla scena. Anche se non appositamente addestrata potrebbe comunque tornare utile per mantenere l’area di intervento sgombera da persone non adibite ai soccorsi, localizzare e portare il DAE oppure allertare il 112.

Esempio di Piano d’Azione D’Emergenza: Emergenze Acquatiche

I seguenti diagrammi mostrano come implementare un PAE.

Nel primo diagramma di flusso mostra una situazione di intervento dove la vittima rimossa dall’acqua non necessita di rianimazione cardiopolmonare; il secondo diagramma invece mostra il caso in cui la rianimazione cardiopolmonare è richiesta.

Il manuale tecnico dalla Lifeguard Academy scritto da Giovanni Ghersina è un libro, perdonateci per la ripetizione, scritto da un soccorritore per i soccorritori. Un manuale digitale che l’assistente bagnanti può portare sempre con sé, per rileggere, approfondire ed imparare un mestiere. Non è fatto per sostituire i manuali federali ma ha l’obbiettivo di raccontare qualche cosa in più, in modo operativo con anche nuove tecniche ben assodate all’Estero. Con la formula interattiva permette di verificare costantemente il livello di apprendimento.