Il punto di riferimento del salvataggio in Veneto
Rescue Italia intervista l’istruttore FISA Matteo Giardini
Ciao Matteo, raccontaci, come ti sei avvicinato al mondo del salvataggio?
All’età di 16 anni appena compiuti ho deciso visto il mio amore per l’acqua, il nuoto e gli sport acquatici di iscrivermi ad un corso di Assistente Bagnante piscina, l’anno successivo quello Mare, e iniziai a l7 anni di età a lavorare in piscina come Assistente Bagnante.
L’anno successivo diventai istruttore di nuoto e a giugno 1999 a 18 anni di età inizia a lavorare come Assistente Bagnante presso il litorale di Lignano Sabbiadoro, seguendo le orme di mia sorella Maria che l’anno precedente aveva fatto anche lei una stagione .
Da quel momento, tutto ciò che riguardò il mondo del salvataggio mi rapi’ e ancora oggi dopo circa otto stagioni al mare e sette anni nel mondo della didattica sul salvataggio, mi da’ ancora fortissimi stimoli quotidiani per migliorare me e lo staff che in questi anni ho formato assieme alla Fisa Nazionale.
Cosa ti piace di più di questo mondo?
Sicuramente in tutti gli anni di lavoro in spiaggia, piscina e nel mio lavoro quotidiano di Insegnante di ed. Fisica / Preparatore Atletico, ho eseguito tantissimi interventi di primo intervento e spesso con la chiamata al 118, e non esiste sensazione più bella di quella di essere utili e alcune volte indispensabili per la vita altrui.
Inoltre con la FISA Nazionale e all’interno della FISA Regione Veneto ho avuto la possibilità di sperimentare tecniche innovative come la gestione del trauma in acqua, l’uso della Moto D’acqua da soccorso, la rescue board / tube / can e altri presidi da soccorso, oltre a quelli sanitari e protocolli per la gestione delle funzioni vitali.
Un progetto importante e di grande successo e di cui sono il primo promotore si chiama Progetto scolastico POSEIDONE per le classi 3 – 4 – 5 superiori e per la terza media, che mi ha permesso di promuovere la cultura del salvamento con una lezione teorica / pratica di due ore in aula e due ore in piscina; tale progetto ha formato all’ABC del salvamento più di mille studenti.
C è qualcosa che cambieresti dall’attuale sistema di certificazione dei brevetti?
Proporrei l’abolizione dell’estensione mare, dividendo i due percorsi formativi distinti in piscina e mare, rinnovo annuale con valutazione obbligatoria in piscina e bls/dae, prove selettive fisiche per chi deve lavorare con prove a tempo di corsa, nuoto e test fisici come in altri stati esteri.
Mezzo di salvataggio preferito?
La moto d’acqua da soccorso che si contraddistingue per la velocità, maneggevolezza ed efficacia con ogni mare, e la Rescue Board che è un presidio eccezionale a costo limitato ma che dovrebbe essere obbligatoria, visto che i pattini con le onde oltre 50 cm e vento forte diventano lenti e se non si hanno anni di esperienza, pericolosi per l’ Assistente Bagnante e la persona soccorsa.
C’è un salvataggio che ricordi meglio?
Sicuramente il primo, a 10 gg dall’inizio del lavoro in spiaggia, quando un’onda anomala rovescio’ un gommoncino con due bambini che caddero in acqua disperati e che stavano entrambi per affogare; e l’ultimo a gennaio quando ho salvato la vita ad una persona colta da arresto cardiaco e fibrillazione ventricolare in una piazza con l’utilizzo del DAE e del massaggio cardiaco.
Come hai conosciuto la FISA?
Verso la fine del 2010 un mio amico e collega, nonché Maestro di Salvamento FISA Vincenzo Allegretti, mi parlò della FISA, subito capii la serietà e professionalità della Federazione.
Poi avere l’onore di conoscere e imparare da una leggenda del salvamento come il nostro presidente Raffaele PERROTTA, è stato un valore aggiunto e uno stimolo a crescere e imparare tecniche nuove e innovative.
Perchè consiglieresti ad un ragazzo / a che vuole diventare bagnino di scegliere la FISA?
Con la FISA farai un’esperienza straordinaria di vita, acquisendo tecniche di soccorso in piscina e mare avanzate e con strumenti di soccorso moderne, ma soprattutto addestrandosi duramente
diventare un vero soccorritore preparato a tutte le situazioni.
Un insegnamento che ritieni fondamentale trasmettere ai tuoi allievi?
Essere costanti nell’impegno, essere seri e professionali nel lavoro quanto nell’addestramento e sopratutto, quando pensi di sapere tutto…. vuol dire che stai trascurando tutto quello che ancora non vedi, “ad excelsa tendo” era il motto del mio reggimento.
Un allievo o un gruppo di allievi che ricordi con piacere? Che ti hanno sorpreso?
Sicuramente Daniele Cuziol che adesso è diventato istruttore, e che ho avuto modo di conoscerlo durante il progetto POSEIDONE a scuola, che sin dall’inizio mi ha stupito per il suo carattere tenace, determinato e umile, oltre a grandi doti tecniche.
Un gruppo che ho creato e che ricordo con orgoglio è “Gruppo Operativo Fisa Regione Veneto” con cui svolgiamo attività operativa, come esercitazioni, assistenze a gare e altri progetti grazie alla presenza di un Nucleo Moto d’acqua, nucleo cinofilo, rescue Board, assistenti bagnanti, esperti trauma, tecnici sanitari, nucleo sub in cui esiste la regola che tutti imparano da tutti, a cui mando un forte abbraccio e un ringraziamento per il lavoro svolto sin ora, siete eccezionali!
Per contattare la delegazione FISA REGIONE VENETO:
FB / email: fisa.veneto@gmail.com