L’Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini, caposaldo della professionalità e dell’inestimabile esperienza complessiva dei marinai di salvataggio nonché punto di riferimento imprescindibile per ogni tematica inerente alla salvaguardia della vita in mare, in riferimento ai recenti fatti di cronaca e con particolare riguardo al soccorso avvenuto in data 20 Maggio presso la zona 99 di Riccione dove alcuni turisti in pericolo sono stati fortunatamente e fortuitamente soccorsi da passanti, intende portare all’attenzione degli organi competenti, ma soprattutto dei cittadini e dei turisti che intendono farsi un bagno, che il servizio di salvamento nella nostra provincia sarà attivo solamente da Sabato 28 Maggio.
Ciò che è accaduto a Riccione in assenza del servizio di salvamento è da ritenersi, pur nella sua potenziale fatalità, un evento fortunato: chi si occupa di sicurezza cerca però di ridurre le variabili fortuite ed il fatto recentemente successo suggerisce come occorra programmare una risposta efficace in termini di sicurezza con addetti al salvamento esperti e mezzi adeguati.
L’Associazione elabora e pubblica con cadenza annuale il Report della casistica degli interventi e dei soccorsi registrati, pubblicazione unica nel panorama nazionale che viene supportata da un’analisi accurata dei pericoli del mare ed integrata con proposte e suggerimenti; gli uffici demaniali di tutti i Comuni della costa della provincia riminese, titolari territorialmente competenti e responsabili amministrativi dell’individuazione del periodo minimo di attivazione del servizio di salvamento, anche quest’anno hanno puntualmente ricevuto via PEC le nostre considerazioni sulle criticità riscontrate durante l’elaborazione del “Report Casistica 2015” che verrà pubblicato integralmente a breve.
Proposte e suggerimenti che sono stati accolti con giudizio favorevole da parte dei comandi delle capitanerie di porto di Rimini e Ravenna, dimostratasi ricettivi e particolarmente attenti alle problematiche ed innovazioni relative alla sicurezza della balneazione.
Tra le 8 proposte e suggerimenti inviati, al punto 5. viene posta particolare attenzione alla “Flessibilità stagionale relativa all’inizio e fine del servizio di salvamento obbligatorio per la stagione 2016” dove si sottolinea come si renda necessario “determinare questo periodo tenendo conto delle presenze turistiche, degli eventi in calendario e delle condizioni meteo-marine previste; i dati oggettivi relativi ai soccorsi effettuati dal 118, e in alcuni casi anche ai decessi avvenuti, sottolineano la potenziale pericolosità in cui si può trovare la spiaggia sprovvista del servizio di salvamento.
L’associazione Marinai di Salvataggio si propone per fornire parere e supporto tecnico in caso si debba decidere in merito.”
Difatti l’Associazione, che ha come mission la salvaguardia della vita in mare, puntualmente si mette a disposizione delle autorità e delle amministrazioni in maniera costruttiva per elaborare congiuntamente soluzioni organizzative e tecniche che permettono concretamente di evitare incidenti e garantire agli utenti del mare la sicurezza di cui necessitano.
L’Associazione inoltre, monitorando attentamente la qualità del servizio di salvamento, lancia (in stile marinaresco) un grido d’allarme per come un servizio fondamentale per la pubblica sicurezza viene spesso valutato e gestito da taluni concessionari,consorzi e cooperative, tra cui alcuni sembrano addirittura intenzionati a non somministrare il corso di aggiornamento professionale pre-stagionale ai propri dipendenti.
Lamentiamo anche il fatto che la programmazione e pianificazione amministrativa in materia di salvamento possa essere fatta escludendo i diretti interessati.