Comunicazione FISA in merito al COVID-19

La FISA Federazione Italiana Salvamento Acquatico fin dai primi momenti dell’epidemia ha tenuto informati i propri delegati, maestri, istruttori e assistenti bagnanti sulla situazione e i comportamenti da tenere.

Sull’intero territorio nazionale si sono susseguite, le lezioni in modalità remota da parte dei vari delegati, per preparare al meglio i nostri soccorritori al contrasto covid.

Anche ora che la stagione potrebbe ripartire e sono uscite le prime linee guida realizzate dall’Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e approvate dal Comitato tecnico scientifico per l’emergenza COVID sono stati organizzati dei webinar con tutti gli assistenti bagnanti per informarli sulle procedure da adottare. Queste disposizioni non ci trovano impreparati visto che da anni, i nostri assistenti bagnanti vengono addestrati all’auto protezione sia in acqua (con muta,maschera, guanti, pinne e snorkel), che nelle manovre di rianimazione Cardio Polmonare. Vista la distanza da tenere, l’uso del pallone ambu anche con sacca resevoir e ossigeno sarebbero presidi sanitari ottimali per effettuare Insufflazioni sopratutto nei casi di annegamento.
La nostra federazione considera la prevenzione un mezzo indispensabile e quindi, ritiene che lo stesso soccorritore debba essere sotto controllo per la sua salute e quella degli altri, anche tramite strumenti semplici come il saturimetro e termometro;
In mare l’uso di ausili al soccorso come rescue can, rescue tube, barelle, pattino e rescue board sono sicuramente strumenti per il distanziamento dal pericolante e il recupero dello stesso. Questi accorgimenti uniti ad una dura preparazione, vengono impartiti nei corsi della FISA.
Dietro ogni assistente bagnante della federazione c’è molto di più della semplice preparazione fisica.