Annegato per salvare dei bambini

è successo a Ceriale il 30 agosto 2020

Si è tuffato nel mare agitato per salvare due bambini in difficoltà ma qualcosa è andato storto. E’ morto annegato così Davide Aloia, 34enne originario di Villanova Monferrato. Come riporta Ivg, l’uomo si trovava in uno stabilimento all’altezza dei Bagni San Sebastiano. Poco dopo le 11:30 di domenica 30 agosto, secondo quanto appreso, alcuni bambini si sarebbero tuffati in mare dalla spiaggia libera limitrofa allo stabilimento balneare, nonostante le forti correnti, al punto che era stata issata la bandiera rossa. Non riuscendo a tornare a riva ed anzi avvicinandosi agli scogli, Davide ha pensato di aiutarli ma, una volta in acqua, è andato anche lui in difficoltà in balia delle onde.

Allarmati altri bagnanti hanno lanciato l’allarme e sono intervenuti dei bagnini di salvataggio che sono riusciti a riportare a riva i bambini e il 37enne, che però era ormai privo di sensi. Sono così iniziate le pratiche di rianimazione in attesa dell’arrivo del 118, ma ormai era troppo tardi: nonostante i sanitari abbiano tentato per almeno 20 minuti di stabilizzarlo, alla fine non hanno potuto far altro che dichiarare il decesso di Davide.

Una vicenda che ci ricorda il sacrificio di Marco Verdigi morto per salvare due bambini nel mare di Marina di Pisa nel 2004 e la pericolosità delle spiagge libere non sorvegliate.
 
L’assenza di un assistente bagnanti azzera l’opera di prevenzione e costringe volontari o parenti senza preparazione a buttarsi per recare soccorso. Quando i bagnini delle spiagge organizzate arrivano in soccorso ormai, spesso, è tardi.