Il nostro amico Alessandro Rondinara, bagnino di salvataggio del litorale romano, ci ho mandato un importante approfondimento sul tema della nutrizione del bagnino.
Alessandro è anche un professionista sanitario e personal Trainer appassionato di alimentazione.
Ognuno di noi ha una sua idea di bagnino di salvataggio – dice – chi di un supereroe con il fisico asciutto e scolpito, chi invece di “pastasciuttaro” tipico del film “Bagnomaria ” .
L’abito non fa il monaco, siamo d’accordo! Ma il nostro è un mestiere carico di responsabilità e mantenere l’attenzione per lunghe ore di sorveglianza è doveroso … ma non è cosa semplice. L’alimentazione, la corretta alimentazione, ci può venire incontro. L’essere umano è una macchina affascinante, e ogni reazione e cambiamento dello stato psicofisico può essere dovuto a cause interne o esterne.
Un bel piatto abbondante di pasta condito piace a tutti ed è molto gratificante, peccato che proprio questa gratificazione e quel senso di rilassatezza che proviamo sia dovuto a una meccanismo interno scatenato da delle sostanze che si liberano a livello del sistema nervoso quando ingeriamo per la maggior parte carboidrati, partendo dal Triptofano (un amminoacido) fino alla Serotonina, un potente neurotrasmettitore che modula lo stato d’umore e che da quel senso di rilassatezza. Cosa contraria invece avviene quando a essere ingeriti sono pasti principalmente proteici, in cui il triptofano è poco presente, e invece vengono rilasciati maggiormente neurotrasmettitori quali adrenalina, noradrenalina ecc., che sono deputati al “meccanismo naturale di attacco e fuga” e per questo mantengono alti i livelli di attenzione se non di prestazione. Ho fatto questa piccola parentesi nel mondo della biochimica, per dire che l’alimentazione del bagnino di salvataggio dovrebbe essere più incentrata su un consumo maggiore di fonti proteiche come pesce, carni bianche, legumi e in minor parte su fonti di carboidrati a lento rilascio, come riso integrale, farro, avena, e tutti quegli alimenti che abbiano un indice glicemico basso, magari accompagnati da verdure cotte e crude.
Per gli spuntini prediligere frutta fresca e secca come mandorle noci, arachidi ecc.. per dare un po’ di energia immediata in più, il tutto sempre bilanciato in base al proprio introito calorico giornaliero. Esiste una vasta gamma d’integratori che aiutano a mantenere alta l’attenzione e la concentrazione quali la taurina magari accompagnata da un multivitaminico e soprattutto da sali minerali quali potassio e magnesio in forma citrata.
Ricordatevi di restare ben idratati durante la sorveglianza (e bere prima che sopraggiunga il senso di sete)!
Un’ultima importante raccomandazione: allenatevi sempre e con ogni presidio di salvataggio!